Museo del Carbone di Carbonia

Non è affatto casuale che la cittadina più rinomata, almeno economicamente ma non solo, dell'area del Sulcis, si chiami proprio Carbonia. Al legno fossile è oggi dedicato un museo, il Museo del Carbone, nel quale ripercorrere la strada, dura, faticosa, sofferente, di migliaia di lavoratori silenti i quali hanno costruito famiglie, futuro e storia proprio nella dura estrazione del carbone fino a pochi decenni orsono. Minatori che in quelle buie spelonche hanno lasciato energie, sudore, salute, molti di essi per estrarre quelle piccole pepite nere e fuligginose sono morti, lasciando orfani e vedove, maltrattati e ai margini di una società che vedeva nel minatore un lavoratore di margine.

Ma le cose sono cambiate nell'immaginario locale (sempre al fianco di questi incredibili eroi del sottosuolo) e nella cultura e informazione di tutta un'Italia che, fortunatamente, oggi alla figura dell'estrattore minerario, dedica e pone in rilievo la figura, la fatica, l'ingegno di generazioni di minatori dell'Iglesias sardo.

Un museo per non dimenticare mai: il Museo del Carbone di Carbonia

La visita del museo è un'immersione non solo in profondità verso il centro della Terra, quello dell'immaginario anche romanzesco dei romanzi di Jules Verne, ma proprio nel tessuto sociale di questa cittadina la quale oggi non vuole dimenticare le proprie origini in quello strano rapporto e equilibrio tra amore e odio nei confronti di un'attività faticosa, per la quale si moriva, con la quale si mantenevano famiglie in un'area economicamente difficile, lontana dall'Italia industriale eppure determinante per il successo economico del Belpaese.

L'ingresso del Museo del Carbone di Carbonia è proprio l'ingresso originario della miniera di Serbariu, una miniera attiva dai primi anni '30 del XX secolo sino alla metà degli anni '60. Entrando in questa realtà museale il visitatore ha l'opportunità di ripercorrere la storia dell'ingegneria mineraria, le modalità d'estrazione, gli utensili del minatore sui quali spiccano i classici elmetti illuminanti, spesso logori, fuligginosi, il tutto corredato da immagini che esaltano la fatica e la pericolosità di un'attività per la quale dedicare un sentimento d'orgoglio nei confronti di una Regione alla quale essere grati per la dedizione al proprio lavoro, motore silente dell'economia di tutta l'Italia del 'boom' economico.

Nella foto: un edificio della miniera di Serbariu, parte del Museo del Carbone di Carbonia (alto Sulcis, Sardegna Sud-Ovest).