Sito archeologico Monte Sirai
Il sito archeologico Monte Sirai, situato nei pressi di Carbonia nella provincia del Sud Sardegna, è un'area archeologica comprendente i resti del centro abitato e delle fortificazioni di età fenicia. Centro che fu fondato all'incrocio strategico tra la via che portava alla costa e le pianure del Campidano, dunque una posizione apparentemente sicura.
Inizialmente fu abitato da popolazioni neolitiche e nuragiche. Intorno alla metà dell'VIII secolo fu un importante insediamento fenicio ma, successivamente a un attacco cartaginese condotto intorno all'VI secolo, subì un forte periodo di decadenza.
Il sito comprende diverse aree: Acropoli, Necropoli, Tofet, domus de janas e l'abitato.
Le aree
L'abitato, corrispondente alla zona dell'Acropoli, sorge intorno al mastio e presenta al suo ingresso un pomerio, un fossato pensato con una funzione difensiva. Le abitazioni costruite in questa zona danno l'impressione di ricchezza e opulenza per via dei materiali utilizzati nella costruzione delle stesse.
La Necropoli fu costruita verso la fine del VI secolo dai cartaginesi, i quali, introdussero il rito dell'inumazione ovvero la sepoltura del corpo intatto.
Quest' area, è composta da tredici tombe a camera di cui undici ricavate nel tufo e le ultime due ottenute dall'ampliamento delle domus de janas.
Nel 370 a.C., i cartaginesi fortificarono l'area e parallelamente, costruirono il Tofet, una zona a due livelli in cui trovavano sepoltura, in piccole urne a forma di pentola, i bambini e gli animali. All'interno sono stati ritrovati amuleti e monili che si pensa potessero essere i giocattoli dei defunti.
Al di sopra vi si trovava un tempio, suddiviso in tre settori, dai richiami stilistici egiziani e canonici.