Il Parco Archeologico del Monte Sirai a pochi passi da Carbonia, in Sardegna, un tesoro da scoprire
Il nuraghe di Sirai rappresenta uno dei gioielli del Comune di Carbonia (SU), un esempio "dirompente" di come l'antica civiltà nuragica desti stupore e sovrasti per imponenza, ancora oggi, qualsiasi altro intervento postumo umano nei territori circostanti, una meta turistica assolutamente da inserire in itinerario se ci si trova in Sardegna…
Quello denominato del "Sirai” sembra un nuraghe "disperso”, poco preso in considerazione dal momento che insiste nella zona del Sito Archeologico, che porta il suo nome e soprattutto attaccato alla Grande Miniera di Serbariu. Il manufatto archeologico si presenta quasi di soppiatto, nell’avvicinamento a Carbonia, che è il comune di riferimento e dal quale dista pochissimo. Come per tutti i nuraghi della Sardegna, pure quello del Sirai che è anche il nome del Monte, nasconde chissà quanti segreti ma per il momento è bello ed affascinante a vedersi, con le sue torri, coi suoi cortili. Non riesce a rispondere a nessuna domanda degli studiosi anche perché è stato poco analizzato e soltanto ora si è passato in fase avanzata di scavi. D’altra parte, a Carbonia prima c’era una mentalità industriale da alimentare, con i suoi giacimenti minerari che avevano portato un effimero sviluppo e dopo, con la realizzazione di importanti interventi di archeologia industriale. Sì, per il nuraghe c’è molto da fare, per renderlo davvero imponente, come è, e come si presentano altri suoi "colleghi” in tutta l’Isola. Una certezza: al suo interno v’è stata trovata un’officina per la produzione del vetro, la più antica dell’intero territorio isolano. Sono stati anche scoperti elementi che fanno pensare alla presenza di un forno ceramico insieme ad "atelier” di lavorazione della pelle. Rimane da identificare la sua funzione: per adesso è bello, imponente e misterioso, come quasi tutti i nuraghi della Sardegna...e non è poco!